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CHEVELLE
WONDER WHAT`S NEXT
Questo "Wonder What's Next", secondo lavoro degli Chevelle dopo "Point #1", è una miscela pura di freschezza ed energia con spruzzate di melodia e sentimento anche se i fanatici dell'innovazione a tutti costi forse ne resterebbero delusi; l'album infatti non ci presenta quasi nulla di straordinariamente nuovo, anche perchè a mio giudizio nella nuova scena hard rock di derivazione crossover/nu-metal, prettamente legata ai soliti mostri sacri, lo spazio per le invenzioni sembra ormai fin troppo pieno e perciò il compito delle nuove proposte sembra unicamente quello di studiare per bene le bands storiche del genere, assimilandone e mescolandone sapientemente i vari stili senza dimenticare l'originalità.
Questo fanno con inaspettata maestrìa gli Chevelle, terzetto di fratelli 'made in U.S.A.' di chiara ispirazione Tool con molte aperture verso orizzonti tipicamente Deftones-style, con strizzatine d'occhio al territorio Incubus vecchio stampo come nella canzone di apertura "Family System".
"Comfortable Liar" è un viaggio introspettivo e oscuro ma allo stesso tempo affascinante e onirico; in "Send the pain below" è la melodia a farla da padrona, con la chitarra che sembra 'maneggiata' da Stef Carpenter in carne e ossa (l'intro è praticamente identico alla celebre "Be quiet and drive" dei Deftones). La splendida "Closure" è forse ciò che si avvicina di più ai Tool assieme a "A Night With El Diablo", penultima canzone del disco dall'incedere veramente ipnotizzante e assuefante.
Spuntano anche meravigliose melodie più orecchiabili e immediate, come "The Red", a mio giudizio una canzone veramente splendida ed emotivamente coinvolgente, forse la migliore dell'album, che mi riporta alla mente i Silverchair dei giorni migliori.
Tutto ciò come dicevo prima mischiato ad accelerazioni rabbiose ed energiche, come la title-track"Wonder What's Next", "Forfeit", "Grab Thy Hand" e "Don't Fake This", che accontenteranno anche chi è alla ricerca di qualcosa di più potente e meno melodico.
Infine sembra quasi non potesse mancare la ballatona acustica "One Lonely Visitor", dolce e romantica, anche questa molto depressa ed emozionante proprio come i Silverchair insegnano.
Insomma un album assolutamente DA AVERE, un album in cui troverete tutto quello che andate cercando, emozionante e coinvolgente, energico e melodico, rabbioso e dolce, che fa attraversare paesaggi oscuri ma non nuovi, che ti cattura la mente e te la restituisce alla fine di un intenso viaggio immerso in atmosfere oniriche e meravigliose, l'ideale da ascoltare in una fredda e nevosa sera di inverno. Semplicemente stupendo.
Tempo
Voto: 9
TRACKLIST:

01.Family System
02.Comfortable Liar
03.Send The Pain Below
04.Closure
05.The Red
06.Wonder What's Next
07.Don't Fake This
08.Forfeit
09.Grab Thy Hand
10.An Evening With El Diablo
11.One Lonely Visitor